Blu navy, rosso bandiera, bianco ottico, sabbia, ocra, rosa la palette essenziale della Collezione P/E 2023 “Quando è un mare” di Vittorio Camaiani, presentata domenica 2 aprile nei saloni della prestigiosa Galleria del Cardinale Colonna a Roma attraverso un bellissimo defilé. E su questa palette base navigano i tagli sapienti del Couturier che, per stupirci ancora, crea abiti ispirati al classico navy style ma con incursioni anni ’30 mixate a inaspettati dettagli futuristi. Come nel caso della iconica camicia bianca, declinata dallo Stilista in molteplici modi: in una versione surreale costruita come una barchetta di carta; oppure con le maniche a conchiglia; o invece con la manica ribattezzata “dove vuoi” – che può essere indossata modificando il volume di tessuto che copre il braccio – fino alla camicia che rivisita in modo surreale la classica polo. Un trionfo di creatività e glam sviluppati in ogni minimo particolare, dalla scelta dei tessuti – lino, cotone clo clo e seta; organza, chiffon, seta marocaine, tulle e cady – alle invenzioni strutturali delle equilibrate asimmetrie. Poi gli insight creativi che contraddistinguono l’abilità sartoriale dello Stilista: le piccole barchette di carta, qui in morbido chiffon, poggiate su una spalla; le stelle marine ricamate sul fianco o applicate al giro vita. Il mood è decisamente romantico e carico di suggestioni: dai ricordi delle estati della nostra infanzia ai tramonti spettacolari, dalle righe di cabine e ombrelloni ai colori del mare infinito. Una Collezione che ci fa viaggiare verso l’Adriatico di San Benedetto del Tronto, il mare di Vittorio Camaiani. Ma anche capace di attivare una immersione nella interiorità profonda, in nome della libertà e del sogno, lontano da quotidiano per “prendere il largo” verso nuovi orizzonti. Perché la vie en rose. (credits ph_Alessandro Calligaro; composit dalla sfilata, ph_Marina De Benedictis)Onda su ondaPettorine, nodi di corda e seta, piccoli foulard da collo marine, cappelli da marinaretto di Jommi Demetrio in cotone e rafia, comodi bermuda, pantaloni alla pescatora, sandali lineari multicolor flat per il giorno realizzati da Lella Baldi su disegno di Vittorio Camaiani, alti per la sera dai toni blu, bianco, rosso e verde. Ma anche jampsuit, abiti da cerimonia e da grande soirée, impalpabili ed elegantissimi per una donna sempre sofisticata ma dinamica. In linea con lo stile della collezione, poi, gli chignon dellaCompagnia della Bellezza e il trucco diretto dalla make-up artist Viviana Ramassotto. All’insegna del più puro Made in Italy. La storica location capitolina del defilé ha festeggiato inoltre il primo anno della settecentesca e maestosa Galleria del Cardinale Colonna nella sua rinnovata gestione. Per l’occasione Elena Parmegiani, Direttore Eventi della Galleria, già Direttore della Coffee House di Palazzo Colonna e Giornalista di moda e costume, ha presentato la sfilata romana. L’evento ha avuto il patrocinio della Città di San Benedetto del Tronto, splendida località balneare marchigiana famosa per la bellezza del suo lungomare ricco di sculture, giardini e opere d’arte e per le bellissime ville in stile liberty.
Sapore di sale, sapore di teVittorio Camaiani, classe 1966, inizia la sua carriera a 18 anni presso gli Atelier del suo Maestro Massimo Fioravanti, in via della Fontanella Borghese 23 a Roma e nella sede di Vicolo Francesco Crispi 13 a San Benedetto del Tronto (AP), nel ruolo di primo assistente. Nel 1988 alla scomparsa di Massimo Fioravanti, Camaiani prosegue sviluppando una linea personale con una visione di una donna elegante e femminile. La sua prima sfilata è legata al Premio Moda Marche (An) sotto l’occhio attento di Donatella Girombelli, Bob Krieger ed Elio Fiorucci. Nel 1990 nasce l’etichetta indipendente Vittorio Camaiani, fondata dallo Stilista e da sua moglie Daniela Bernabei. Nello stesso anno Enzo Mirigliani, patron di Miss Italia, incarica Camaiani di realizzare gli abiti per le 120 finaliste e di curare l’immagine della vincitrice Rosangela Bessi. Nel 1991 lo Stilista veste Miss Italia Martina Colombari. Nello stesso anno Sylvie Vartan è ritratta da Bruno Oliviero nel libro “Seduzioni” con un abito Camaiani della linea Farfalla. In questi anni oltre alle collezioni Vittorio Camaiani Atelier, lo Stilista collabora con aziende del settore sposa (Delsa Sposa e altre), collezioni pubblicate su Vogue e Sposa Bella. Negli anni 2000 nasce una collezione di accessori Ventoriente pensata e realizzata a Bali, dove il Couturier era solito soggiornare anche per dipingere i suoi preziosi batik. Nel 2006, in occasione della presentazione del libro “Le mogli della Repubblica” di Paola Severini, lo Stilista realizza dodici stole per le first lady italiane. Nel 2007 in occasione della mostra “Viva Toscanini”, Vittorio Camaiani ha l’onore e l’onere di restaurare il frac indossato dal Maestro Arturo Toscanini, realizzato nel 1933 da Domenico Caraceni. Camaiani, inoltre, disegna il foulard celebrativo dedicato a Toscanini.
Nel 2011 cura l’allestimento dedicato al Maestro Toscanini in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia presso il Complesso del Vittoriano. Nel 2016 è ospite d’onore alla 23ma edizione della Semaine italienne de Montreal National Congress of Italian – Canadian (Region Quebec), in rappresentanza dell’Italia e della Regione Marche. Gli abiti sono stati presentati il 10 agosto nel contesto della prestigiosa mostra “Italian Fashion from 1945 to Today” omaggio alla creatività italiana, organizzata presso il Museo McCord. E’ l’ideatore della fortunata formula AtelierPerUnGiorno ispirato agli Atelier di moda degli anni Cinquanta, una sorta di boutique itinerante dove lo Stilista guida in esclusiva le clienti alla scelta personalizzata delle sue collezioni. (fonte: Ufficio Stampa Vittorio Camaiani)
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