Jago The Exhibition. Lo scultore social in mostra a Roma

Palazzo Bonaparte ha appena inaugurato la prima mostra antologica di Jago grazie ad Arthemisia, che propone in questa stessa location anche il primo studio d’Artista dove lo scultore realizzerà un’opera ex novo durante il periodo della esposizione che lo riguarda. Jago The Exhibition è dunque la summa delle opere sinora ideate dall’Artista che è nato a Sora 35 anni fa, ha vissuto e lavorato in Italia, in Cina e in America operando nell’ambito di differenti arti: scultura, grafica e video produzione. Del tutto unico nella sua particolarità creativa, è capace di essere al contempo classico (come Canova o Michelangelo) nella tradizione artigianale scultorea, e social nella autopromozione delle sue opere sui media digitali, dove coinvolge il pubblico giovanile divenendo uno degli artisti più amati dei nostri tempi. Il suo rapporto con le nuove generazioni è infatti peculiare: con la sua costante passione (che lo porta a scolpire un blocco di marmo di Carrara anche per 18 mesi consecutivi) dimostra a tutti che la determinazione verso ciò che amiamo può portarci ovunque. Manager di se stesso, Jago afferma che “Quando immaginiamo le cose, poi diventano possibili” dando così valore al potere della volontà. E in questa spettacolare mostra romana possiamo apprezzare una dozzina di opere, attraverso le quali cogliere appieno la raffinatezza nello scolpire, la realizzazione di un’idea classica in un soggetto contemporaneo, il realismo sconcertante di certe figure in marmo: come Apparato circolatorio, Memoria di Sé o Sphynx. Il tutto in una cornice senza pari: un palazzo storico proprio nel cuore di Roma, con una spettacolare vista su Piazza Venezia. Imperdibile. (testo e ph_Marina De Benedictis, tutti i diritti riservati: in apertura, ©Jago_Apparato Circolatorio, 2017; a seguire, ©Jago_Il Figlio Velato, 2019 e sullo sfondo la vista spettacolare che affaccia da Palazzo Bonaparte sull’Altare della Patria)

Jago, scultore classico e moderno
Numerosi i premi che questo giovane creativo ha conquistato per la sua professionalità, tra i quali ricordiamo la Medaglia Pontificia ottenuta a soli 24 anni, dopo essere stato – su presentazione di Maria Teresa Benedetti – selezionato da Vittorio Sgarbi per partecipare alla 54a edizione della Biennale di Venezia, con il busto in marmo di Papa Benedetto XVI (2009). La scultura è stata poi rielaborata nel 2016, prendendo il nome di Habemus Hominem: l’avvenuta spoliazione del Papa emerito dai suoi paramenti è stata esposta a Roma, nel 2018, presso il Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese, attirando un numero record di visitatori (più di 3.500 durante l’inaugurazione). A seguito di un’esposizione all’Armory Show di Manhattan, JAGO si trasferisce a New York. Qui inizia la realizzazione del Figlio Velato, esposto permanentemente all’interno della Cappella dei Bianchi nella Chiesa di San Severo Fuori le Mura a Napoli. L’opera è ispirata al settecentesco Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, collocato nel Museo Cappella San Severo sempre a Napoli. Nel 2019, in occasione della missione Beyond dell’ESA (European Space Agency), JAGO è stato il primo artista ad aver inviato una scultura in marmo sulla Stazione Spaziale Internazionale. Intitolata The First Baby e raffigurante il feto di un neonato, è tornata sulla Terra a febbraio 2020 sotto la custodia del capo missione Luca Parmitano. Da maggio 2020 Jago risiede a Napoli avendo eletto il suo studio nella Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi. Realizza all’inizio di novembre l’installazione Look Down allora temporaneamente collocata in Piazza del Plebiscito (ora nel deserto di Al Haniyah a Fujairah), mentre il 1 ottobre 2021 installa l’opera Pietà nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, in Piazza del Popolo a Roma.

Jago. The Exhibition
Sino al 3 Luglio 2022
Palazzo Bonaparte, Piazza Venezia 5 Roma
dal lunedì al venerdì 9.00 – 19.00 sabato e domenica 9.00 – 21.00
www.mostrepalazzobonaparte.it
www.arthemisia.it

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